È il meccanismo alla base del successo planetario di Valorant in pochissimi mesi: offrire benefici a chi guarda gli streaming in cambio della loro attenzione. In questo paper analizziamo come funziona e come Riot Games l’ha applicato in Italia per il lancio del videogioco.
di Riccardo Lichene
Valorant si è rapidamente affermato come titolo preferito dai fan nella community globale degli sparatutto in prima persona. Il gioco, al lancio, ha fatto la storia, frantumando i record di viewership con 34 milioni di ore guardate in un singolo giorno, e superando il picco di 1.7 milioni di utenti connessi contemporaneamente, un record secondo solo alle finali del Campionato Mondiale di League of Legends del 2019.
Come ha fatto Riot Games ad attirare così tanti spettatori sul suo nuovo prodotto in così poco tempo? Con il sistema dei Drop.
I Drop sono una ricompensa con cui una piattaforma (9 volte su 10 è Twitch) premia la viewership, ovvero la quantità di ore che si sono spese fruendo quel contenuto.
Possono essere di due tipi: cumulativi o casuali. I primi hanno un “costo” ben preciso: lo spettatore sa che a ciascuna ricompensa corrispondono un determinato numero di ore guardate.
Quelli casuali funzionano più come una lotteria: più ore di un determinato contenuto si guardano maggiori saranno le possibilità di essere estratti per ottenere una ricompensa più o meno prestigiosa. Nel caso dei premi cumulativi si tratta spesso di in game content (adesivi unici, personalizzazioni dei personaggi o cosmetici per armi o attrezzatura) nel caso di quelli casuali la ricompensa è l’accesso ad un contenuto online esclusivo come nel caso di Valorant.
il segmento mobile gaming (che include smartphone games e tablet games) rappresenta il segmento più remunerativo del 2020 in quanto conta ricavi pari a 77,3 miliardi di dollari ed una crescita del 13,3% su base annua. Newzoo stima che entro la fine dell’anno, più di 92 milioni di nuovi giocatori provenienti dai mercati emergenti, come Vietnam, Malesia e Filippine, inizieranno a giocare principalmente su smartphone e tablet.
Più l’utente guardava le stream che trasmettevano il nuovo gioco Riot Games, maggiori erano le sue possibilità di ottenere una chiave di accesso per poter giocare al videogame più esclusivo del momento.
Nel corso dei due mesi del periodo di testing della beta di Valorant, una media di 3 milioni di giocatori ha effettuato l’accesso al titolo ogni giorno. I fan hanno mostrato il proprio entusiasmo per lo sparatutto assistendo a oltre 470 milioni di ore di trasmissioni su Twitch, il servizio e la community leader globale nell’intrattenimento a tema videogames, e sul servizio di streaming video coreano Afreeca TV.
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