ll mercato delle piattaforme si popola di due nuovi player agguerriti. La piattaforma di Zuckerberg e il social cinese sono entrati in modo deciso nel mercato Esports, ma con delle differenze sostanziali rispetto ai competitor, che sono utili per comprendere il mercato. Le analizziamo in questo paper riservato ai membri OIES.
di Riccardo Lichene
In principio c’era Twitch, un colosso monolitico di proprietà di Amazon che aveva tra le mani tutto il traffico video legato ai videogiochi. Poi sono arrivati Mixer e YoutubeGaming: la prima è la piattaforma di Microsoft che vuole essere il principale competitor di Twitch (tant’è che gli ha “rubato” lo streamer più seguito in assoluto: Ninja) mentre la seconda vuole specializzarsi nel broadcasting degli Esport più che nello streaming degli influencer.
Ora sono arrivati due nuovi player che promettono di avere piani per diventare i più grandi di tutti: Facebook Gaming e TikTok.
Il social network di Menlo Park ha in lavorazione la sua piattaforma di streaming da diversi mesi e ora, con il lockdown e milioni di persone bloccate a casa, vuole mettere insieme abbastanza utenti per decollare autonomamente.
Fin dall’annuncio del suo sviluppo, i grandi esperti del mercato videoludico hanno predetto che Facebook Gaming sarebbe stato un diretto concorrente di Twitch e Mixer e per un breve periodo hanno avuto ragione.
Il social di Zuckerberg, infatti, sembrava voler rapire a suon di milioni a Twitch alcuni dei suoi top streamer, ma l’ultimo grande evento organizzato su Facebook Gaming è andato in una direzione completamente diversa.
Lo Stay at Home Slam, infatti, di esportivo e di competitivo non aveva nulla, era “solo” un torneo di Mario Tennis Aces a cui hanno partecipato alcuni tra i più grandi tennisti degli ultimi 10 anni, in squadra con alcune delle personalità del web e della musica più influenti.
L’obiettivo di questa performance, oltre a donare un milione di dollari a un ente di beneficienza scelto dal vincitore, era stabilire una distanza netta dalle altre piattaforme di streaming. Basta cominciare dalla parola Esports, che in 4ore di diretta e in decine di post e tweet non è mai stata pronunciata.
Questa è esattamente l’immagine che Facebook Gaming vuole dare di sé: una piattaforma che tutti possono usare e su cui organizzare tornei ed eventi con i videogiochi.
Non è uno strumento per i professionisti o aspiranti tali, come Twitch, o una televisione degli Esports come Youtube: è un luogo di ritrovo per amici che vogliono giocare insieme.
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